Ristorante alla Borsa

Ristorante alla Borsa
"il nodo d'amore"

domenica 3 giugno 2012

Veneto & Sapori, Nadia Pasquali all'Antica Trattoria Ballotta




Festeggia insieme a noi un’altra stagione da record per Veneto & Sapori: martedì 12 giugno a partire dalle 20:30 la squadra di Veneto & Sapori e lo staff di Radio Padova la radio del Veneto insieme alle grandi stelle dell'enogastronomia del Nord Est ti aspettano nella corte dell'Antica Trattoria Ballotta di Torreglia: va in scena Veneto & Sapori... con le Stelle
La seconda edizione della serata-evento con tutti i migliori chef, vignaioli, gourmet, e produttori di tante cose buone che caratterizzano la straordinaria eccellenza enogastronomica del nostro territorio.

Una kermesse dedicata alla qualità assoluta in cui il cibo, il vino e lo “star bene” saranno i grandi protagonisti, naturalmente insieme e tutti gli ascoltatori di Radio Padova la radio del Veneto, ai buongustai e a tutti i golosi curiosi di gustare la massima espressione culinaria del nostro territorio.

Veneto & Sapori... con le Stelle rinnova anche quest’anno il tripudio dell'eccellenza enogastronomica del Nord Est, una serata imperdibile per degustare vini da favola e ricette esclusive in un ambiente informale e divertente.

Ma Veneto & Sapori... con le Stelle sarà qualcosa di più di una “semplice” serata-evento dedicata all'eccellenza enograstronomica veneta, infatti l’incasso della serata sarà completamente devoluto alla ONLUS "Associazione Malattie Rare Mauro Baschirotto" di Vicenza. Tutti i cuochi, i produttori, i sommelier, i camerieri, l'intero staff dell'Antica Trattoria Ballotta e di Radio Padova la radio del Veneto infatti presteranno la propria opera in maniera completamente gratuita.

Ti aspettiamo il 12 giugno all'Antica Trattoria Ballotta a Torreglia per la seconda edizione di Veneto & Sapori... con le Stelle, impossibile mancare!


lunedì 19 marzo 2012

Vinitaly 2012 e Ristorante alla Borsa Valeggio sul Mincio

Vinitaly 2012



Tra il 25 e il 28 marzo. “La scelta - dice il presidente del Consorzio di tutela del Custoza, Carlo Nerozzi - è stata quella di non presentarci tanto e solo per la nostra produzione vinicola, ma piuttosto di proporre ai visitatori di Agrifood Club e di Vinitaly una sorta di stile Custoza, che metta insieme l’ambiente collinare del nostro territorio e la gastronomia tipica della nostra zona”.

Dunque, ecco che il Custoza verrà proposto in accostamento con i tortellini di Valeggio sul Mincio preparati dalla locale Associazione Pastifici Artigiani, con il formaggio Monte Veronese dop giovane, fornito dal Consorzio di tutela di questo tradizionale prodotto caseario scaligero, e con il pane del fornai del gruppo Pan de Verona. Lunedì 26 marzo, poi, lo spazio Agorà di Agrifood Club sarà la sede deputata ad una degustazione a ritmo continuo dei tortellini Nodo d’Amore al burro fuso cucinati dall’Associazione Ristoratori di Valeggio sul Mincio, ovviamente in abbinata col Custoza.

domenica 11 marzo 2012

Martedì con lo Chef: Intervista a Nadia Pasquali

Nadia Pasquali - Ristorante alla Borsa - Valeggio sul Mincio
Di Livia Elena Laurentino -

Lei si descrive dinamica, tenace, solare, ottimista, intraprendente, che ama il lavoro di squadra e capace di motivare il gruppo, ma soprattutto determinata al raggiungimento degli obbiettivi con spiccato senso del dovere e dell’onestà. Presentiamo la chef Nadia Pasquali, nata a Valeggio sul Mincio il 14 febbraio 1965. La sua formazione professionale è nata con lei e prima si lei visto che i suoi genitori nel 1959 avevano rilevato l’antica trattoria “Alla Borsa” a Valeggio sul Mincio (VR), così chiamata perché luogo d’incontro e di contrattazione dei commerciati locali, trasformandola in seguito in un elegante ristorante. Nadia Pasquali con il fratello Mirko, insieme ad una serie di collaboratori, ha preso il testimone dalla mamma Albina che cura alcune specialità. Dal 2005 collabora con un'altra azienda per la Santa Sede - catering per il corpo diplomatico e dal 2008 è vice presidente dell'Associazione ristoratori valeggiani.

La prima domanda è una consuetudine: chef si nasce o si diventa?

Lo si diventa con la passione, con la ricerca e con la dedizione.

La sua scelta è stata dettata dalla situazione familiare o dalla passione?

La passione era forse nel mio Dna, poi mi è stata trasmessa attraverso il latte materno, da adolescente ho fatto una scelta formativa diversa e mi sono staccata da questo mondo, ma a 25 anni ci sono tornata. Chi nasce tra l’impastatrice e la sfogliatrice non può fare qualcosa di diverso, sono stata cullata tra queste due macchine , con la loro “musica” e non rumore, per cui penso che fosse inevitabile, e questa musica mi affascina ancora adesso.

Che lavoro avrebbe fatto se non fosse diventata una chef?

In realtà ci ho provato avendo una grande predilezione per le lingue straniere, ho provato a campare di quello, ma dopo qualche anno mi sono arresa. In realtà mi piaceva soprattutto il contatto con il pubblico e ho scoperto ce l’ho lo stesso.

Si dice che Giovanni Rana “la sfoglia velo” l’abbia copiata da lei è vero?

Io ho dedicato un tortello a Giovanni Rana, perchè ho per lui un’ammirazione infinita, perché la mia è una realtà mentre lui ha portato il tortellino nel mondo mettendovi la faccia, quello che io faccio nel mio quotidiano lui lo fa in 83 paesi del mondo. Volevo creare qualcosa che lo rappresentasse e che mi mettesse alla prova, così ho ideato questo tortello che si chiama “la goccia del Mincio“ dedicato a lui. Giovanni Rana è come una giornata di primavera perché è così solare, positivo, avvincete e vincente, che ho fatto un tortello colorato che lo rappresentasse.
Però Giovanni per sua ammissione dice che ha imparato a fare i tortellini sfoglia velo dai valeggiani, perché la particolarità della sfoglia di Valeggio è quella di essere millimetrica, come un “drappo di seta dorata”.

E’ un po’ strano parlare di tortellini in Veneto?

E’ una singolar tenzone che non ha ragione di essere, perché il denominatore comune della pianura padana sono il grano e la carne bovina al nord e quella suina più a sud. E’ quindi naturale si facesse la pasta ripiena, a crudo in Emilia con carne di suino, e con carne bovina e avicola cotta nella zona pedemontana. Noi abbiamo il brasato per cui non mettiamo la carne a crudo, ma cotta con il Custoza, per questo la sfoglia deve essere millimetrica perché altrimenti non si apprezza la sapidità del ripieno. Credo che nessuno dei due sia patria del tortellino, perché entrambi viviamo il territorio.

Il ristorante lei lo ha di famiglia, un domani si vedrebbe in un’altra realtà?

Potrei fare l’accompagnatore turistico perchè amo la storia dell’arte .
La cucina è il luogo che quasi di diritto e consuetudine è legato alla figura femminile, invece nella ristorazione le donne chef non hanno lo stesso risalto che hanno gli uomini, perché?
Perché noi non ci sentiamo chef, ma cuoche e soprattutto non rivaleggiamo come loro. Abbiamo nella pancia il godimento del nostro cliente, prima c’è la famiglia e poi è come se fosse la nostra famiglia allargata. E’ come la cucina di mamma, quella fatta con lentezza e gentilezza, violentando meno possibile la vis creativa. E poi è così consolante il cibo di mamma e soprattutto in questi momenti di incertezza economica, vedo che la cucina tradizionale è quella che possiamo definire “confort food”

I suoi hobby nel tempo libero?

Intanto vivo in un paese ameno che è la valle del Mincio e poi pratico il cicloturismo per defaticare la mente. Lo spazio della cucina è angusto e ti si riempie il naso di profumi, e si può andare in confusione non c’è niente di meglio che camminare e pedalare all’aperto con lo sguardo che si perde sulle colline, l’acqua del fiume porta via i pensieri e la mente corre.
E poi da faccio yoga da un decennio.

Come definirebbe la sua cucina?

Dinamica perché il tortellino anche se ha una ricetta classica non è mai uguale a se stesso e suadente anzi sexy, perché credo quando cucina una donna il piatto sia sexy.

La più grande soddisfazione della sua carriera?

Deve ancora arrivare.

La stelle Michelin?

Inavvicinabili, per la mia natura, per la realtà in cui vivo e per la mia formazione, anche se mi confronto con i colleghi e preferisco imparare da loro credo di non essere sufficientemente preparata per aver quel tipo di ambizione. Preferisco la stretta di mano dei clienti che nel salutarci ci invitano a mantenere fermezza nella tradizione e gioia nella cucina.

Un sogno per il futuro?

Ho fatto tesoro del passato ma penso che gli anni migliori siano quelli che devono ancora venire. Qualcosa si è già avverato, ho visto la commozione negli occhi di Giovanni Rana e sono felice di aver ideato questo tortello perché la mia vita ruota intorno alla pasta ripiena e di averlo dedicato ad un uomo che pur avendo più di 70 anni è vitale come un quarantenne.

Se è libera da impegni preferisce cenare tranquilla a casa o al ristorante di un collega?

Sempre a casa degli altri che sia un agriturismo, ristorante stellato o un self service dell’aeroporto. Si impara sempre qualcosa. E’ una scuola di vita mettere il naso nel piatto degli altri!

La ricetta del cuore?

Tortellini Nodo d’amore al burro e salvia -

giovedì 23 febbraio 2012

Luci ancora puntate sul concetto di Qualità

La verità sta sempre a metà strada.
Non sono un filosofo, sono un produttore, non sono un consumatore finale.
Sono un ristoratore, un pastore errante in un mondo che cambia velocemente ed dove è verosimilmente credibile che questa affermazione sia vera. Sebbene non la possa o non la sappia dialetticamente confutare adeguatamente… non è la mia tesi.
Il mercato, che si è progressivamente globalizzato e che è costantemente in conversazione grazie alla massiccia alfabetizzazione informatica,conosce i prodotti meglio delle aziende che li producono. I consumatori finali tramite il web si scambiano opinioni e decretano l’esito felice o infelice di un prodotto.
Ma la qualità è data da variabili che solo il produttore conosce anche se si deve sottoporre al giudizio di consumatori sempre più competenti.
Prendiamo il Tortellino, materia che manipolo tutti i giorni in tutti gli stadi della filiera: mi alzo e sul tagliere preparo le carni, rosolo, decido il mazzetto aromatico, trito, mescolo e assemblo e preparo la sfoglia: c’è qualcosa di euforizzante e vivo in questo rito quotidiano… ogni giorno impasto e ripieno mi parlano in modo diverso ed io parlo agli ingredienti! Dipende dalle stagioni, dagli umori, dagli odori che vanno ad aromatizzare. Da quell’impeto creativo e mai uguale che ognuno di noi ha nei diversi giorni della sua vita. Il Tortellino è vivo, unico e diverso e solo io so… il valore che ha.
Questo valore è poi completato dalla valutazione del cliente, ma chi di noi è il depositario dell’ultima parola sulla qualità?
Io che lo vivo o lui che lo assaggia, tempestato dalle urgenze o rilassato in un momento di estasi contemplativa? Non saprei, è amletico il quesito.
E io vivo, non giudico, leggo e ascolto.
Produco con prudente sapienza e mi presento al mercato con umile ma caparbia intelligenza.
La qualità è sia il mio credo che il metro con cui il pubblico mi giudica.
Ma il giudizio è arbitrario come lo è la produzione: è un fatto soggettivo, non oggettivo.
Quindi la verità sulla qualità è che hanno ragione sia i teorici del passato che il dottor Peri.
Nadia Pasquali, chef e proprietaria del Ristorante alla Borsa di Valeggio sul Mincio (VR)

giovedì 2 febbraio 2012

"Pasqua al Borsa" il menu della tradizione



Menu Pasqua 2011

Antipasto primavera

Tortellini al burro e salvia

Sfogliata con asparagi e zucchine

Capretto al forno con patate
Spalla di vitello al timo

Contorni misti

Carrello dei dessert e dolci

Caffè



Vini d.o.c.
Moscato


Dati preoccupanti sull’olio d’oliva vergine ed extravergine

Alzi la mano chi non ha in dispensa, tra un sacchetto di pasta e il barattolo di sale grosso, una bottiglia di olio d’oliva. Ora richiamate con la memoria l’etichetta, ricordate cosa c’è scritto? Qualità delle olive, luogo e modalità di produzione, luogo di imbottigliamento? Probabilmente buona parte dei consumatori ricorda la marca e, se c’è, la dicitura DOP. Ma dopo i recenti risultati che le analisi organolettiche commissionate da Coldiretti, Symbola e Unaprol hanno fornito su un campione rappresentativo di olio vergine ed extravergine d’oliva venduto nei supermercati italiani, forse è giunto il momento che ognuno di noi si formi un proprio spirito critico e presti molta più attenzione a ciò che acquista. I dati seriamente preoccupanti messi in luce dall’inchiesta, come la presenza di muffe nel 40% delle bottiglie esaminate e la presenza, nel 23% dei casi, di oli ottenuti da olive alterate o addirittura rancide, ci spinge inevitabilmente a chiederci come possiamo tutelarci dai rischi connessi per la nostra salute.
Abbiamo trovato alcune risposte – ma invitiamo il lettore a non fermarsi qui e a ricercarne di ulteriori – insieme a un ristoratore che ha fatto della propria carta degli oli uno dei fiori all’occhiello del proprio locale, Nadia Pasquali del Ristorante Borsa a Valeggio sul Mincio, nel veronese ( http://www.ristoranteborsa.it/ ). “È difficile stilare una completa guida all’acquisto sullo scaffale, comunque un buon punto di partenza è indirizzare il consumatore alla lettura consapevole dell’etichetta.” E infatti in quattro bottiglie di olio extravergine su cinque in vendita in Italia, che contengono miscele di diversa origine, la provenienza delle olive impiegate è praticamente illeggibile nonostante sia obbligatorio indicarla per legge in etichetta; inoltre, spesso bottiglie con extravergine ottenuto da olive straniere sono vendute con marchi italiani, secondo i dati di Coldiretti.
Continua Pasquali: “Che l’olio sia extravergine, meglio se a denominazione di origine protetta”. La combinazione di questi due fattori determina un prodotto di categoria superiore, ottenuto direttamente dalle olive, unicamente mediante processi meccanici e secondo protocolli sottoposti a rigorosi controlli europei che ne assicurano tutta la filiera produttiva e ne salvaguardano il Made in Italy. E il prezzo? “Ragionevolmente alto. Spremitura a freddo e denominazione non si combinano bene con olio da poco”. Per coprire tutti i costi, dalla produzione di base, al confezionamento e trasporto al marketing, il prezzo di un litro di olio extravergine di olive 100% italiane acquistato nella grande distribuzione deve essere di almeno 6 euro. Sembra alto, ma è un costo che si ammortizza: per seguire un’alimentazione sana si raccomandano 2 cucchiai di olio al giorno, e un cucchiaio è pari a 10 ml, quindi una bottiglia da un litro sarà sufficiente per ben cento pasti. Si spende molto di più in cibi spazzatura che si trangugiano in fretta.
Ma veniamo all’aspetto dell’olio: seconda Nadia Pasquali il colore non è un carattere che indica qualità, può infatti variare molto in base all’epoca di raccolta delle olive, come anche la limpidezza, che può dipendere dai processi di filtrazione, e la densità, correlata ai luoghi d’origine. “Il gusto e il profumo devono invece essere sempre piacevoli, che si tratti di sapori erbacei o fruttati, di sentori verdi o maturi, l’importante è che diano sensazione di naturalezza”, caratteristiche da cui si evincono la salute dei frutti impiegati, l’uso attento della temperatura di estrazione e dei tempi di lavoro. Viceversa, un sapore al palato acido, metallico, rancido, eccessivamente pastoso, la presenza di muffe, impurità e riscaldo (per fermentazione eccessiva) denotano l’impiego di frutti di scarsa qualità e di processi produttivi scorretti, con risultati irreversibili.
Non è questo il caso degli oli selezionati al Ristorante Borsa, in prevalenza extravergine di oliva del Garda DOP, insieme alle eccellenze delle altre regioni italiane dedite all’olivicoltura. L’ultimo consiglio per stimolare nei consumatori maggiore consapevolezza è anche un suggerimento alle tante aziende italiane che fanno qualità e  che propongono oli «sinceri»: “Se in un angolo del supermercato o in un negozio esiste la settimana delle specialità, approfittare degli assaggi!”
Alessandra Locatelli

“Meglio prenotare” presentata la sua prima edizione

Le prime presentazioni della guida ragionata “Meglio Prenotare - Storie italiane di ristoranti affermati”, edita da Edizioni Catering, hanno confermato la validità del progetto editoriale: raccontare, facendo parlare i protagonisti, le storie della ristorazione il cui successo è decretato dai clienti.
In occasione di Host, il salone dell’ospitalità professionale, il giornalista Maurizio Di Dio, curatore della rivista La Pentola d’Oro, ha presentato al pubblico professionale di Host, salone dell’ospitalità professionale a FieraMilano, gli autori della guida in due distinti talk show: il primo ospitato da Tre Spade, azienda di riferimento per i prodotti casalinghi di qualità e per quelli dedicati a industria alimentare e, più di recente, ristorazione; il secondo presso lo spazio La cucina nel futuro, coordinato da Stefano Marinucci, presidente di FIC – Promotion.
Entrambi gli eventi hanno visto un pubblico composto da chef, ristoratori e giornalisti molto incuriosito dalla formula che sta alla base della guida: “Non abbiamo scritto una guida con l’intento di assegnare punteggi, ma di raccontare storie di ristoratori, cuochi, imprenditori e famiglie che hanno portato al successo il loro locale. Abbiamo voluto mettere in evidenza un aspetto a cui raramente si dà voce: quali sono i motivi e le scelte per cui un locale è apprezzato dalla clientela fino a creare fidelizzazione, passaparola positivo, la necessità di prenotare perché è spesso pieno. E lo abbiamo fatto selezionando 160 locali italiani, trasversali come tipologia che vanno dal ristorante stellato alla pizzeria, per offrire un ideale viaggio in Italia per i viaggiatori golosi e curiosi. Ma soprattutto per dare ad altri ristoratori la possibilità di conoscere i motivi di un successo, trarne eventuali spunti di riflessione per il loro locale” ha spiegato Roberto Martinelli, direttore di Edizioni Catering e della rivista Catering, autore della approfondita introduzione alla guida.
Meglio Prenotare, alla sua prima edizione, raccoglie dunque 160 storie di ristorazione italiana, selezionate grazie ad un pool di suggeritori esperti di ristorazione distribuiti in tutte le regioni italiane. Il criterio di indicazione era appunto quello di indicare locali premiati dalla clientela per i motivi più diversi: dalla cucina al rapporto qualità-prezzo, dal servizio alla selezione delle materie rime di qualità, dalla storia del locale all’innovazione.
Intorno a queste segnalazioni hanno poi lavorato i cinque autori della guida: Alfredo Antonaros, Luigi Franchi, Alessandra Locatelli, Antonio Longo, Roberto Martinelli.
“Non è certo una base statistica quella che abbiamo voluto rappresentare, il numero è sicuramente esiguo rispetto alle migliaia di luoghi di consumo fuori casa che ci sono in Italia. Ma abbiamo volutamente scelto, coprendo comunque tutte le province italiane, locali che corrispondono ai desideri di chi li frequenta e tale frequentazione testimonia palesemente la capacità del ristoratore di assecondare buona parte delle aspettative della clientela. Non diciamo tutte ma con molta probabilità un buon numero: altrimenti il locale non sarebbe gradito e quindi nemmeno affollato. Gli elementi che confermano la fortuna di queste attività emergono casualmente e sono state trascritte senza alcuna priorità. Sono state evidenziate come così ci sono apparse dai racconti dei protagonisti. È molto probabile che il lettore possa avvertire nelle sue riflessioni altri elementi oltre quelli evidenziati da noi. Se ciò fosse sarebbe una ulteriore conferma della scelta di quel locale” ha ribadito Roberto Martinelli nel corso delle presentazioni.
La guida è in vendita, al costo di 13 euro, online sui principali bookshop (Amazon e IBS).
Per ulteriori informazioni: segreteria@edizionicatering.it

venerdì 20 gennaio 2012

Ristorante alla Borsa - Always close to those who love intense emotions:

From 16th January until 21 February

Ristorante alla Borsa - Always close to those who love intense emotions: A magical winter stroll in Borghetto for Saint Valentine's Day or to admire the sunset reflected in the clear waters of Lake Garda.
We look forward to your visit for an experience as new and ancient as the Carnival. Not only in Venice but the entire Veneto region. From Lake Garda to the Laguna, everyone dresses in Bright and Colourful clothing to chase away the Gray of Winter with Masks and Confetti! Haughty and elegant masks in the cold....yet opulent, like in the 18th century!

And so are our new dishes to celebrate the Patron Saint of Lovers, Saint Valentine, in the Land of Malco and Silvia, or the Carnival 2012. You'll find them on our table from January 16 until February 21. We'll rekindle the legendary fire of life and light your culinary path for the New Year like a bright star.

• Smoked Lario salmon trout on a salad of citrus and fennel
• Egg drop soup with Custoza Broccoli
• Artichoke, parsley and Robiola cheese stuffed tortelli with Veneto   DOP Extra Virgin Olive Oil
• Tortelli stuffed with duck, fragrant with thyme and browned butter
• Carnival Gnocchi with old-style tomato sauce or with cheese and   fresh pepper
• Beef Carpaccio with artichokes or porcini mushrooms
• Pork fillet, gaucho style
• Breast of guinea fowl with prunes and mashed potatoes...
• Unique, and Romantic Rose cake with our pears in syrup, invented   for Isabella D'Este
• Tart with fig jam and crème anglaise
• Marron glacé semifreddo with steaming chocolate...
• Cushiony Panna Cotta, a delight to the palate...a soft embrace and,   like Saint Valentine's Day,....passionate
• And the traditional Carnival Sweets

We have expanded our menu with delicacies. The Joy of Carnival will be a precursor for Abundance in the New Year.
The price... We'll agree upon together. Amidst the New Confetti on your table, choose from among the most delicious and those that please you the most: Wines from the morainic hills of Lake Garda and Valpolicella from:
• Monte del Fra' ,
• Cantine Menegotti ,
• Vigne di S. Pietro und
• Tedeschi
... in turns...to wash it all down!
We offer you a complimentary glass of wine which we'll pair with the dishes you choose

Visit us for Carnival 2012 and celebrate!

Our motto dear friends is one & only:
Top Quality, Great Service.
Unforgettable pieces of art...
because you all know, we care

Das Restaurant „alla Borsa“….Eine sichere Adresse für Liebhaber intensiver Erlebnisse:

16. Januar bis 21. Februar

Das Restaurant „alla Borsa“….Eine sichere Adresse für Liebhaber intensiver Erlebnisse:
Am Valentinstag ein Winterspaziergang im zauberhaften Borghetto oder der Genuss eines Sonnenuntergangs, der sich klar im Gewässer des Gardasees spiegelt und wir erwarten wir Sie dann, um Ihnen eine neue und antike Erfahrung zu bieten:
Karneval - diesmal nicht nur Venedig, sondern ganz Venetien - vom Gardasee bis zur Lagune - präsentiert sich voller Fröhlichkeit und Farben, um mit Masken und Konfetti das Wintergrau zu vertreiben! Stolze und elegante Masken trotzen der Kälte, aber erglänzen genauso reich geschmückt wie zu Casanovas Zeiten!

Wie unsere neuen Gerichte, die wir für Sie bereithalten, um in der Heimat von Malco und Silvia, zwei Sagengestalten aus der Legende um Valeggio, den Schutzpatron der Verliebten, Sankt Valentino oder den Karneval 2012 zu feiern und die Sie vom 16. Januar bis 21. Februar auf unserer Tafel finden können. Wir bringen die märchenhafte Lebensflamme wieder zum Lodern und erhellen wie ein leuchtender Stern Ihren kulinarischen Weg im Neuen Jahr:

• Geräucherte Lachsforelle aus dem Lario auf Orangensalat mit   Wildfenchel
• Einlaufsuppe mit Ei und Broccoli aus Custoza
• Tortelli mit Artischocken, Petersilie und Robiolakäse mit D.O.P.   Olivenöl aus Venetien
• Tortelli mit Entensauce, Thymiannote und zerlassener Butter
• Karnevals-Gnocchi mit Tomate nach antiker Art oder mit Käsesauce   und frischem Pfeffer
• Rindfleisch-Carpaccio mit Artischocken oder Steinpilzen
• Schweinefilet nach Gaucho-Art
• Rebhuhnbrust mit Pflaumen und Püree….
• Unvergleichliche und Romantische Rosentorte mit unseren   eingelegten Pfirsischen, nach antikem Rezept speziell für Isabella   D’Este
• Mürbeteigkuchen mit Feigenmarmelade und Englischer
  Creme
• Halbgefrorenes mit kandierten Kastanien und heißer Schokolade
• Unwiderstehliche Pannacotta, ein wahrer Gaumenschmaus wie
  eine weiche Umarmung und leidenschaftlich wie Sankt Valentin.
• Und unser Karnevalsgebäck ...

Wir haben für Sie unser Menü mit Leckerbissen erweitert. Sei die Fröhlichkeit des Karnevals die Botin für Überfluss im Neuen Jahr. Den Preis dafür machen wir mit Ihnen aus.
Wählen Sie also aus den neuen Wein-Highlights, die unsere Tafel schmücken, den schmackhaftesten aus, denjenigen, der Ihnen am besten mundet: die Weine aus den Hügeln rund um den Gardasee und des Valpolicella-Gebietes dieser Weingüter:
• Monte del Fra' ,
• Cantine Menegotti ,
• Vigne di S. Pietro und
• Tedeschi
... nacheinander ... mit uns stoßen Sie an!
Das passende Glas Wein zu Ihrem Gericht offerieren wir…

Feiern Sie Karneval 2012 hier!

Unser Motto lautet:
Top Qualität, excellentes Service.
Ohne euch wären wir nicht wer wir sind.
Vielen Dank an alle!

martedì 17 gennaio 2012

Il Ristorante alla Borsa....Sempre vicino a chi ama le emozioni intense:

Maschera del Carnevale
Il Ristorante alla Borsa....Sempre vicino a chi ama le emozioni intense:

Una passeggiata nel magico inverno di Borghetto o ammirando il nitido tramonto che si specchia nelle acque del Lago di Garda, e noi che Vi aspettiamo per un esperienza nuova e antica come il Carnevale....non  solo Venezia, ma l'intero Veneto dal Lago di Garda alla Laguna si veste di Allegria e Colore...per scacciàre  con Maschere e Coriandoli dell'Inverno...il Grigiòre!

Maschere altère ed eleganti  nel freddo....ma opulenti come il Settecento!

Così i nostri nuovi piatti per il Carnevale 2012, li troverete sul nostro desco dal 16 gennaio al 21 febbraio.

Riaccenderemo il fiabesco fuoco di vita e come una luminosa stella  illumineremo il Vostro cammino culinario nel Nuovo Anno:


Trota salmomata affumicata del Lario su insalata di agrumi e finocchietto, Stracciatella d'uova e Broccoletto di Custoza.

Tortelli con Carciofi prezzemolo e robiola con Olio extravergine d'oliva veneto d.o.p.

Tortelli con anatra  profumanti al timo profumanti e burro dorato.

Gnocchi 'carnascialeschi' con pomodoro all'antica o ai formaggi e pepe fresco.

Carpaccio di manzo con carciofi o con funghi porcini

Filetto di maiale alla gaucho

Petto  di faraona con le prugne e il purè....

Inimitabile e

RomanticaTorta delle Rose con le nostre pesche sciroppate, inventata per Isabella D'Este,

Crostata con marmellata di fichi e crema inglese.

Semifreddo al marron glace' e fumante cioccolato. ..


E i dolci di Carnevale.    ...


 Abbiamo ampliato con leccornie il nostro menù.

 L'Allegria del Carnevale  sia messaggera di abbondanza nel Nuovo Anno.

 Il prezzo poi.. Lo faremo con Voi.

Scegliete dunque tra i Coriandoli Nuovi, che punteggiano la nostra  tavola, quello più' sfizioso e che più vi aggrada:

 i Vini delle Colline Moreniche Gardesane e della Valpolicella delle aziende :
Monte del Fra' , Cantine Menegotti ,Vigne di S. Pietro e  Tedeschi...a rotazione ... con noi ,lo innafiera'!


Vi omaggeremo il vino, a bicchiere, lo abbineremo ai piatti che sceglierete...se con Noi il Carnevale 2102...festeggerète!

Galàni la ricetta del Ristorante alla Borsa

Ristorante alla Borsa - Valeggio sul Mincio
Galàni:
300 gr di farina ,2 uova, 5 cucchiai di succo d'arancia o sambuca molinari, 50 gr di burro,50 gr.zucchero a velo vanigliato, sale, olio per friggere.

Montare le uova con lo zucchero incorporare farina a pioggia (setacciata) succo d'arancio o sambuca, burro sciolto e 25 gr. di zucchero vanigliato.
Stendere il composto fino ad ottenere una sfoglia piuttosto sottile, tagliarla in quadrati o lasagne di 4 cm x 10 cm, friggere in abbondante olio d'oliva bollente raccogliendoli con la schiumarola appena sono dorati.

Cospargere con abbondante zucchero a velo.

Gnocchi di Carnevale al pomodoro, la ricetta del Ristorane Alla Borsa Valeggio

Ristorante alla Borsa - Valeggio sul Mincio
Gnocchi di Carnevale al pomodoro:

Per i gnocchi:1kg potate, 200gr farina, foglie di salvia, burro,
sale q.b., 1 uovo
Per la salsa :800 gr di pomodori maturi, 1 mazzetto di prezzemolo,1/2 cucchiaino di zucchero, extravergine olio d'oliva, sale e pepe.

Lessare le patate in acqua bollente salata,pelarle ancora calde e passarle allo schiacciapatate e far intiepidire prima di aggiungere l'uovo.

Lavorare energicamente le patate con il burro, sale e pepe fino ad ottenere un composto soffice e gonfio. Ottenere un cilindro lungo e sottile e taliare gli gnocchi (circa 2 cm di lunghezza).
Lessare gli gnocchi in abbondante acqua salata, scolarli man mano che vengono a galla e condirli con la salsa preparata o solo con burro e salvia o con crema di gorgonzola e anche al ragout.

Per la salsa: scottare i pomodori, eliminare la pelle e i semi completamente passarli nel mixer.
Porre sul fuoco moderato ed addensare per circa 30 min aggiungendo  un po' di burro e un po' d'olio, aggiustare di sale, macinata di pepe e prima di togliere dal fuoco metere il prezzemolo sminuzzato. Sciogliere a parte un pò di burro a bagnomaria e aggiungere la salvia.

Impiattare gli gnocchi singolarmente versare la salsa di pomodoro e un pò di burro e salvia.

Galàni

Ristorante alla Borsa - Valeggio sul Mincio
Galàni
300 gr of flour, 2 eggs, 5 spoons of orange juice or sambuca molinari, 50 gr butter, 50 gricing sugar, olive oil, salt.

Put the eggs, flour and 3 spoons of juice /sambuca in a bowl, 25 gr. of icing sugar and mix thouroughly-stir in the butter melted in a bainmarie and add a pinch ol salt then blend.

Roll out the pastry quite thin and cut out fairly large squares or lozenge shapes (about 4X10 cm).
Fry in oil until golden, drain and leave to dry on absorbent paper. Dust with plenty of icing sugar before serving.

Potato GNOCCHI, a Carnival Classic...

Ristorante alla Borsa - Valeggio sul Mincio

Potato GNOCCHI, a Carnival Classic...

for the gnocchi: 1kg potatoes, about 200gr flour, a few sage leaves, butter, salt, 1 egg
for the sauce: 800 gr ripe, firm tomatoes, 1 small bunch of parsley, 1/2 teaspoon of sugar, extravergin olive oil, salt, pepper

Boil for 1 hrs the potatoes and then peel and mash them while still hot. On a pastry board, knead the potatoes gently with the salt and flour to obtain a soft pliable dough add 1 egg, salt and a teaspoon of butter.
Form cylinders about the size of a finger and then cut into small pieces to obtain small dumplings. Pass them over a grater o a fork to obtain the rough exterior typical of gnocchi.
Leave them on a tray to rest, sprinkle them with flour.

The sauce: wash the tomatoes, plunge them into boiling water, skin them and rmove any stems or seeds. Blend in a food processor.
If there is a lot of liquid, let the tomatoes drain on a sloping surface for about 15 min before blending.
Cook the purèe over a moderate heat with a little oil and a spoon of butter, leave to thicken for about for about 30 min with a pinch of salt and a teaspoon of salt and stirring from time to time.
Just before removing from heat season with pepper and parsley.

In a separate pot melt a generous ammount of butter and add a couple of sage leaves. Bring some salt water to boilt in a large pot then drop in the dumplings a few at a time.
As son as they rise to the surface remove them with a slotted spoon and arrange them on every single plate. Add the tomatoes sauce and a little melted butter and sage.

The gnocchi can be also flavoured with meatsauce, gorgonzola or simply with butter and parmisan cheese and sage.